Elena Corsino, nata ad Adria (RO) nel 1969, si è laureata in traduzione all’Università di Trieste e ha vissuto in Sicilia e in Russia, quindi dal 2008 a Udine, come docente di italiano agli stranieri presso l’università. Ha tradotto poesie di O. Mandel’štam, I. Brodskij, M. Cvetaeva per “Anterem, rivista di ricerca letteraria” e per “Poesia” (Crocetti, 2000). Ha tradotto Una storia ingarbugliata (Studio Tesi, 1996) di L. Carroll e Le notti bianche (Il Filo-Albatros, 2006) di F. Dostoevskij. Ha scritto saggi brevi di riflessione su alcuni poeti italiani e sugli autori che ha tradotto, tra cui Marina I. Cvetaeva: la prosa diaristica degli anni 1917-1919 (2004), La rivelazione dell’esultanza, riflessioni su Le notti bianche di F. Dostoevskij (2008), apparsi sia in riviste cartacee sia in riviste e siti web. Nel 2005 esordisce in poesia con Le pietre nude (Il Filo), tra i finalisti al Premio “Lorenzo Montano” 2006. Nel 2013 pubblica Nature terrestri (prefazione di I. Fedeli) presso puntoacapo Editrice.