Senecio
     SENECIO

Fondatore
Emilio Piccolo

Direttore
Andrea Piccolo con la collaborazione di Lorenzo Fort



Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze
Horkheimer-Adorno, Dialettica dell'illuminismo

Rivisitazioni, traduzioni, manipolazioni



Redazione
Sergio Audano, Gianni Caccia, Maria Grazia Caenaro
Claudio Cazzola, Lorenzo Fort, Letizia Lanza

Ninnj Di Stefano Busà
Scheda biobibliografica


 



Chi fu?

Se fu Niobe o Medea,
Cassandra o la Spaziani
non sapremo mai,
se sia l'epicedio o il prologo
è solo nell'indeterminazione
della parola incantatrice e sonora
come arpa o violino,
nella parola che si posa quieta
sull'entropia indistinta della stessa,
che salva i sensi e li congiunge:
ego coniungo vos...
Poi l'anima si fa dappresso al sogno,
stringe il solitario itinere,
si offre all'assoluto.
Un solo grande, leggiadro vento
si estingue sulla rupe dove Cassandra
fu oracolo.
Delfo le fu soffio di un solitario amore,
identità profanata dal dolore

e più ancora dal silenzio.

 


 


Consolatio rerum

Dalla classicità la materia cerebrale
dirada fino ai giorni obliqui del suo nulla,
dà segni d’inquietudine, un’ansa pare dubbio
che raffrena ogni singolo sintagma,
per riposarvi infine nell’immaginazione
di un caldo peplo.
Antico il carme, dall’avvenuta malinconia
si diparte la consolatio rerum.
Vate o androgino il fanciullo
recita a soggetto,
mentre figure femminili calzano
sandali di sole e transitano
da un’altra luce alla temperie della terra.
Hanno mani di argilla, intrise nel caos
universale, sempre più cosmico
ogni frammento che alimenta l’Eros:
dio-amore senza peccato.
 
S’inabissò la fenice  e i fenicotteri azzerò
nel folto del canneto.
Terra e argilla furono impastati alla carne
che vi incluse l’ultimo attimo
dell’assoluto mistero.
Ogni cosa ritornò alla primigenia luce
e folgore esplose dalle viscere notturne
l’alba dell’antico dramma.
Fu un sole antico o un aquilone a volare
tra le antiche muraglie? A inabissarsi
nelle pieghe di un diluvio universale?
Noi generammo l’asprezza della fine,
un’alba che fomenta la morte
nel desiderio di una luce d’oltre.
Antico e riluttante ne emise un segnale
dove lo spirito dell’uomo generò

l’antica Babilonia, il grande Caos.

 


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